Tutto da rifare

Sono passati molti anni da quando il blog aveva raggiunto quel minimo di conoscenza da comparire su Google come primo risultato, ahimè è tutto da rifare, vorrà dire che lo rifarò. #BH Italia #MTB #MONTE GAZZO #CIAO MILANO

lunedì 19 luglio 2010

Il giretto del 1° Maggio (2° parte)

Ciao a tutti, come promesso, a distanza di un bel po' , eccomi di nuovo a provare a descrivervi la pazza gita in moto che abbiamo "deciso" di intraprendere.
Beh, tanto per cominciare, per chi volesse rinfrescarsi un pochino la memoria o per chi magari ancora non avesse letto la prima parte con questo link potrete rileggere il primo capitolo della storia.
Ci eravamo lasciati alla nostra pausa al Sassello, dove abbiamo un po' gironzolato tra le tante moto con quella curiosità tipica degli appassionati di moto, per la quale possiamo sempre trovare qualcosa che ci interessa di cui parlare e su cui commentare e senza dubbio i piazzali di ritrovo come quello che si incontra al Sassello è un luogo ideale dove spendere un po' di tempo a parlare di moto.
All'incirca erano le 11:30 e cominciava ad essere l'ora di decidere il da farsi. La mia proposta era chiara, andare a mangiare da me in campagna, ad una ventina di Km da dove eravamo. Sapevamo però di non avere molto tempo a disposizione perchè le donzelle ci volevano pronti all'appello per il primo pomeriggio, percui avremmo dovuto raggiungere la nuova meta del nostro viaggio, mangiare senza troppa calma e rimetterci in moto appena finito di pranzare.
Non sembrava magari il programma più allettante ma ha riscosso ancora una volta il favore della maggioranza dei bikers cioè ancora una volta io e digi scimmiati di moto nuove.
A questo punto, prima di partire, faccio presente ai miei compagni di viaggio di avere un solo unico dubbio, un bivio che ogni volta mi mette in difficoltà perchè è poco visibile e perchè indica paesi che non ricordo mai, superato quel bivio saremmo arrivati in pochi minuti a casa.

Quello che vedete nell'immagine sotto è proprio il bivio che avrei dovuto riconoscere e che non ho visto, e credo che faccia un certo effetto vederlo ai miei due compagni di viaggio perchè sanno benissimo cosa ci sia costata questa mia svista.


Questo mio errore iniziale ha portato ad una catena di complicazioni che hanno dato origine al giretto fuori porta della giornata.

Già dopo qualche Km mi è sembrato strano che la strada proseguisse per così tanto tempo in pianura e con così tanti rettillinei ma ero convinto di non aver ancora superato il fatal bivio, così, quando ho realizzato il mio errore, praticamente eravamo già arrivati ad Acqui Terme, prima delle tappe non programmate di quello che, ormai, più che un giretto in moto era diventato un viaggetto più lungo del previsto, ma anche a questo punto ho fatto un errore credevo infatti che da Acqui sarei riuscito a raggiungere il nostro obiettivo senza troppi problemi, purtroppo non era così e proverò a spiegarvi perchè.

Tanto per iniziare vale la pena di evidenziare che il mio piccolissimo errore ci ha portato a poter percorrere un tratto di strada che non conoscevamo ma che credo sia opinione comune ritenere spettacolare, lo si potrebbe definire misto in tutti i sensi, salite e discese, curve lunghe e curve strette, tornanti e rettilinei... una vera goduria e si tratta proprio della starda che da Acqui Terme sale a Ponzone che, oltretutto, era il primo paese che potessi seriamente dire di ricordare. Anche in questo caso abbiamo fatto affidamento ai potenti mezzi di internet per avere un contributo visivo che arricchisse e completasse il racconto (anche perchè ad oggi i miei compagni di viaggio non hanno idea delle strade che abbiamo percorso)

E' necessario fare una precisazione. Poco prima di arrivare a Ponzone ho compiuto il secondo errore, decisivo forse anche più del primo. All'altezza di Zerba, piccola frazione a poca strada da Ponzone, abbiamo incontrato un bivio che indicava da una parte Ovada e dall'altra per l'appunto Ponzone. Con grande stupore generale decido senza incertezza di puntare per Ponzone, ma non perchè sia pazzo ma solo per il fatto che credevo che la strada per Ovada fosse quella che scendeva verso valle e che ci avrebbe portato lontano dalla meta, inutile dire che forse sarebbe stato meglio scegliere diversamente. Il bivio incriminato è proprio quello qui sotto...


Arrivati a Ponzone credevo veramente che ce l'avremmo fatta e cercavo di convincere anche il Magic e Digi che saremmo riusciti a mangiare comodamente seduti a tavola, anche perchè cominicavamo a sentire la stanchezza seppur dopo il tratto di strada che ci ha dato un po' di soddisfazione e spensieratezza.
Questa seconda parte del racconto si chiude qui nella speranza che i ricordi non siano appannati e sopratutto che non causino noia e sonnolenza in chi si volesse avventurare nella lettura di questa strana gita in moto. A presto...

To be continued

Nessun commento:

Posta un commento