Tutto da rifare

Sono passati molti anni da quando il blog aveva raggiunto quel minimo di conoscenza da comparire su Google come primo risultato, ahimè è tutto da rifare, vorrà dire che lo rifarò. #BH Italia #MTB #MONTE GAZZO #CIAO MILANO

martedì 14 dicembre 2010

Calendario Superbike Stagione 2011

Dopo la conclusione della stagio 2010 con la vittoria tutta Italiana dell'Aprilia RSV4 numero 3 guidata dal "Pirata" Max Biaggi si pensa già alla prossima stagione motoritica catogoria Superbike. Ecco il calendario per la prossima stagione 2011:

27 Febbraio - Australia - Philip Island
27 Marzo - Inghilterra - Donington Park
17 Aprile - Olanda - Assen
08 Maggio - Italia - Monza
30 Maggio - USA - Miller Motorsport Park
12 Giugno - Repubblica di San Marino - Misano Adriatico
19 Giugno - Spegna - Motorland Aragon
10 Luglio - Repubblica Ceca - Brno
31 Luglio - Inghilterra - Silverstone
04 Settembre - Germania -Nurburgring
25 Settembre -Italia - Imola
02 Ottobre - Francia - Magny-Cours
16 Ottobre - Portogallo - Portimao

C'é da dire che per quanto ci riguarda siamo decisamente fortunati in quanto 3 delle tredici gare previste sono facilmente visibili dal vivo...infatti non é impensabile pensare ad una trasferta a Monza, Imola o Misano Adriatico per seguire dal vivo questo spettacolare campionato che tra l'altro offre la possibilità di vedere (come credo tutti sapranno già) ben due gare della sola Top Class Superbike nella medesima giornata. Le gare tra l'altro sono solitamebnte intervallate da altri eventi quali la categoria Superstock e Sidecar che sono sicuramente un valore aggiunto oltre alle gare di punta.

Anche queste date sono state aggiunte anche sul Calendario di Anemmu sempre in versione work in progress ma comunque visibile sia direttamente dal ns blog (anemmu.blogspot.com) che direttamente da Google (sempre attraverso il ns calendario)Anche questi appuntamenti sono stati inseriti con un orario indicativo alle ore 14:00 in attesa di conoscere il programma definitivo ed i relativo orari aggiornati non appena verranno resi pubblici.

martedì 30 novembre 2010

Il Dottor Rossi inizia la riabilitazione...

Dopo l'operazione alla spalla effettuata il 14 Novembre 2010, subito dopo i test di Valencia, questa mattina il dottor Porcellini ha tolto i punti al "Dottor Rossi"
Tutto sta procedendo secondo i tempi previsti e fra due settimane Valentino potrà inziare la rieducazione attiva, prima in piscina e poi in palestra. Il preparatore atletico ha spiegato che, per il momento, il nove volte campione del mondo sta effettuando soltantamente riabilitazione passiva in modo da scongiurare complicazioni relative all'intervento subito.

Lo satff medico si è detto soddisfatto del decorso post operatorio e se tutto procederà secondo le previsioni, tra un paio di settimane Rossi potrà iniziare a fare movimenti attivi. Sereno e di buon umore anche il Campione di Tavullia, che ci ha tenuto a salutare tutti i suoi tifosi. "Sto facendo la riabilitazione alla spalla: la situazione sta migliorando" scrive Rossi sul suo sito.

"Sono passate due settimane dall'intervento e questa mattina mi hanno tolto i punti: da oggi ricomincio a lavorare in palestra - almeno per quanto riguarda il resto del corpo - e a fare la riabilitazione della spalla, anche se passiva, soprattutto per non perdere mobilità. Fra circa due settimane comincerò a lavorare attivamente in piscina e palestra per essere pronti per i tre giorni di prove di febbraio (1/3, ndr). Dobbiamo fare in fretta, ma speriamo di essere piuttosto in forma per il primo test del 2011 con la Ducati a Sepang".

Fonti Italpress & www.valentinorossi.com

giovedì 25 novembre 2010

Calendario Moto GP Stagione 2011

Si é da poco conclusa la stagione 2010 ma come di consueto squadre ed organizzazione sono già al lavoro per preparare al meglio la stagione 2011. Non ci é possibile avere informazioni circa il lavoro delle varie squadre ma intanto é già stato resa pubblica una bozza quasi definitiva del relativo calendario:

20 Marzo - Qatar - Losail
03 Aprile - Spagna - Jerez
24 Aprile - Giappone - Motegi
01 Maggio - Portogallo - Estoril
15 Maggio - Francia - Le Mans
05 Giugno - Spagna - Catalunya
12 Giugno - Inghilterra - Silverstone
25 Giugno - Olanda - Assen
03 Luglio - Italia - Mugello
17 Luglio - Germania - Sachsenring
24 Luglio - USA - Laguna Seca
14 Agosto - Repubblica Ceca - Brno
28 agosto - USA - Indianapolis
04 Settembre - San Marino & Riviera di Rimini - Misano
18 Settembre - Aragon - Motorland
16 Ottobre - Australia - Phillip Island
23 Ottobre - Malaysia - Sepang
06 Novembre - Valencia - Ricardo Tormo Valencia

Per la prossima stagione c'é una sostanziale modifica che ci riguarda, il nostro Gran Premio di casa che quest'anno verrà disputato il 03 Luglio anziche ai primi di Giugno come negli anni precedenti...per il resto non ci sono grandi variazioni, si inizia in Qatar come di consueto, passando per il Tempio del Motociclismo (Assen) dove si corre come di consueto al Venerdì e si finisce a Valencia agli inizi di Novembre.

Tutte le date sono state aggiunte anche sul Calendario di Anemmu (che per ora é work in progress) che potete trovare in fondo alla pagina... Al momento sono state inserite le ore 14:00 per tutte le gare in attesa di conoscere il programma definitivo. Vi aggiorneremo ulteriormente inserendo gli orari per le varie gare non appena verranno resi pubblici.

mercoledì 24 novembre 2010

Con il motomondiale in vacanza...Who is Mister Block?

Con il Motomondiale nuovamente in vacanza questa volta per la pausa tra la fine del Campionato 2010 e l'attesa della nuova stagione 2011 abbiamo la necessità di ripiegare sul qualcos'altro...ovviamente sempre in campo motoristico ma con due ruote in più:) Pertanto cogliamo l'occasione per presentarVi un personaggio che forse la maggior parte di Voi conoscerà già ma sul quale comunque vale la pena di spendere ben più di due parole...
Quindi ci chiediamo...Who is Mister Block?
Prima di passare alla parte video, di sicuro interesse e non priva di validissimi contenuti, Vi diamo alcuni cenni sul personaggio in questione:
Ken Block é nato a Long Beach, California il 21 Novembre 1967 ed oltre ad essere un imprenditore statunitense, co-fondatore del marchio DC Shoes (http://www.dcshoes.com/) che per ovvi motivi lo sposorizza in maniera molto evidente, é un pilota di Rally con una particolare dedizione per il drift ed il freestyle.
La sua carriera sportiva nei Rally inizia nel 1995, correndo su una Subaru Impreza preparata dal Vermont SportsCar team e nella stessa stagione del suo esordio viene giudicato Rookie dell'anno.
Nel 2006 entra, insieme a Travis Pastrana (altro personaggio degno di nota al quale dedicheremo presto un altro post all'interno del nostro Blog), nel Subaru Rally Team USA, e partecipa per la prima volta agli XGames dove vincerà la medaglia di bronzo nella competizione rallystica. Sucecssivamente partecipa al Rally America National Championship terminando secondo assoluto.
Nel 2007 termina terzo nella competizione nazionale Rally mentre vince la medaglia di argento agli X Games di Rally. Nello stesso anno partecipa al Campionato Mondiale Rally correndo nel gruppo N conquistando 19 volte il podio con 8 vittorie.
Dopo alcuni anni con la Subaru Ken Block nel 2010 si lega al marchio statunitense Ford correndo sia con la Ford Focus RS che con la Ford Fiesta

Dopo i dovuti cenni biografici ecco alcuni esempi che aiuterranno sicuramente chi non lo conosce già a capire perché, nonostante non sia ai vertici della classifica mondiale Rally, sia comunque decisamente degno di un post.

Il primo video é di Top Gear (che probabilmente vi ricorderete per il post Polar Special) e ci aiuta ad inquadrare ancor meglio il personaggio:



Una pratica con la quale Ken Block si é "venduto" al pubblico in maniera più che ottima sono state sicuramente le sue Gymkhane. In totale sono 3 l'ultima delle quali uscita non più di qualche mese fa...

GYMKHANA 1 (2006)



GYMKHANA TWO THE INFOMERCIAL (2009)



GYMKHANA THREE ULTIMATE PLAYGROUND; L'AUTODROME, FRANCE



Oltre ai famosissimi video che avete appena visto il web é pieno di contributi su Ken Block e i suoi colleghi della Monster Energy and DC Shoes Team... Ora vi lasciamo con un ultimo contributo che personalmente ritengo uno dei più spettacolari o che per lo meno, essendo decisamente meno ricco di montaggi (che aiutano a rendere ancor più spettacolari i video ufficiali), risulta coinvolgenti perché può ricondurre ad un semplice video di due amici fortunati nel poterci cimentare in un giro del genere...

BLOCK & ATKINSON, RWD PRACTICE



Ora Vi faccio una domanda che ho già avuto l'occasione di farVin in relazione ad un altro pilota...fareste un giro in macchiana con Ken Block? La mia risposta ve la lascio immaginare:)

martedì 9 novembre 2010

Rossi c'è... e la Ducati anche...

Finalemnte ci siamo.
L' annus horribilis che ci ha dato un nuovo campione del mondo è finalmente finito. Per correttezza e ad onor del vero è giusto riconoscere che forse Jorge il suo mondiale quest'anno lo avrebbe vinto in ogni caso sia con gli incidenti degli altri che senza Del resto è innegabile che sia stato il più costatnte e il più efficace in gara, anche se rimango personalmente dell'idea che Ragionier Pedrosa quest'anno avrebbe potuto portargli via il titolo per come aveva corso fino all'incidente di Motegi.



Dopo questo se pur breve elogio a Lorenzo credo proprio che sia necessario rivolgere un sentito GRAZIE alla Yamaha per essersi comportata con grande professionalità e correttezza nei confronti di Valentino, che in questi ultimi sette anni ha dato tanto per farla arriavre dove è oggi, pèermettendogli di salire sulla "rossa" di borgo Panigale prima della fine dell'anno mettendolo quindi nella condizione di poter fare un primo test con la Desmosedici GP11 sul circito di Valencia dove oggi, archiviata la pratica 2010, tutte le case con i loro piloti, nuovi o vecchi, hanno effettuato il primo tradizionale test di fine stagione durante il quale cominciare a saggiare i nuovi mezzi e le nuove dotazioni, come hanno fatto il nostro Valentino, Stoner e Spies oppure durante il quale non perdere l'occasione per far capire alla compagnia chi sia l'uomo da battere il prossimo anno, e così, senza che nessuno a parte Stoner sia riuscito ad avvicinarlo, Lorenzo si è portato via il miglior tempo chiudendo questa giornata di prove con un ottimo 1:32.012.


giovedì 7 ottobre 2010

Forse doveva andare così... Motegi 2010

Quest’anno sembra proprio che il destino abbia già scommesso su chi debba vincere il titolo mondiale della Motogp, e proprio come un bambino che non vuole perdere, sta facendo davvero di tutto per poter incassare questa vittoria. Inutile dire che speravo che il titolo fosse vinto dal nostro Valentino ma come tutti sappiamo l’incidente del Mugello, che si è andato a sommare a quello subito durante un allenamento con la moto da cross, ha fatto crollare le quotazioni dell’italiano. Stoner ha cominciato a finire le gare, e a vincerle, solo a mondiale già avviato e con il gruppo di testa che sembrava ormai andato. Dovizioso ha sempre portato a casa dei punti ma non ha mai rappresentato un vero pericolo per Jorge.




A questo punto l’unica nostra speranza era riposta nelle doti, a mio parere ottime, del ragionier Pedrosa che si è sempre dimostrato lucido ed efficace, non lasciandosi scappare podi importanti ed evitando di cercare vittorie che erano già in mano ad altri per condizioni, fortuna o capacità. Tutto questo lo ha portato ad essere l’unico vero pensiero per il connazionale Lorenzo, arrivando ad un distacco di sole 56 lunghezze dopo il gran premio di Aragona, distacco che poteva ragionevolmente essere colmato nelle 5 gare che restavano ancora da disputare. Ma il destino, al quale facevo riferimento prima, ha deciso di metterci il becco ed è così che le nostre speranze sono andate in fumo, (non quello che pensate voi), dopo soli 3 minuti dall’inizio delle prove libere del giovedì Dani è caduto rovinosamente provocandosi la frattura multipla della clavicola sinistra, che tradotto significa, "fine del mondiale", e così, in un secondo, Lorenzo è tornato ad essere il più probabile prossimo campione del mondo in un campionato nel quale sembra che qualche entità superiore si sia divertita a sbaragliare uno ad uno dal suo cammino tutti i concorrenti più agguerriti fino a lasciarlo quasi solo in testa ad un mondiale che assomiglia molto a quello vinto, quasi per caso, da Nicky Hayden nel 2006.


Ad ogni modo è bene ricordare che la gara è stata dominata dall’inizio alla fine da Stoner al quale il nostro Dovi ha gentilmente deciso di concedere il primo posto in gara dopo una partenza che sembrava davvero poter portare un’altra Honda, che non fosse quella di Pedrosa, sul gradino più alto del podio. Ma il vero evento che ha tenuto con il fiato sospeso è il duello tra Rossi e Lorenzo che si è innescato a meno di 10 giri dall’arrivo quando Valentino, dopo aver tentato in vano di raggiungere i due fuggitivi, ha dovuto cedere il passo permettendo a Jorge, che lo marcava da vicino, di accorciare le distanze fino al punto di innescare una lotta che è durata fino al traguardo con sorpassi gomito a gomito, carena contro carena e con un Valentino, che come ha avuto più volte modo di dimostrare, non si fa molti problemi a fare sorpassi forse un po’ troppo irruenti ai quali siamo più abituati in SBK che non in MotoGP. In ogni caso credo sia corretto riconoscere a Lorenzo, non solo un livello di correttezza superiore a quello dimostrato dal nostro Vale, ma anche un maggior livello di maturità, abbandonando, sia pur dopo molti giri, l’idea di salire sul terzo gradino del podio per puntare piuttosto ad un risultato sicuro che gli ha permesso di arginare la già difficile rimonta di Stoner.


giovedì 30 settembre 2010

A MALINCUORE MA CI STAVA DAI.....








c'è chi lo odia e c'è chi lo ama un po' come il dottore e tutti gli altri.....personalmente non è proprio il mio pilota preferito ma bisogna onorarlo in quanto primo pilota italiano a vincere il campionato SBK....io darei l'80% del merito all mostro che ha sotto il culo pero' anche lui ha sicuramente fatto la sua parte....comunque bravo max...finalmente hai vinto di nuovo.....mo' la pensione pero'......ah ah ah.....a voile varie considerazioni da fare.


martedì 28 settembre 2010

GP di spagna sul nuovo circuito Motorland Aragon

Si è recentemente chiuso il GP d’Aragona, tredicesima tappa del Motomondiale, che si è disputata per la prima volta nel nuovissimo circuito Motorland Aragon. Questo nuovo progetto è nato per onorare una realtà di questa regione che affonda le sue origini in un gran premio su circuito urbano, l’ultimo dei quali si è disputato in terra di Spagna (1965 – 2003), che si correva nella città di Alcaniz lungo un percorso di 3900 m e che ha sempre rappresentato per la città e per le zone circostanti una risorsa importante riuscendo ad attirare imprese e investitori che hanno puntato su questa vocazione della regione. Non bisogna infatti dimenticare che l’organizzazione di un gran premio cittadino porta con sé un notevole impegno per renderlo sicuro e queste operazioni arrivavano ad occupare fino a due mesi per i preparativi.



Il nuovo circuito è stato sviluppato cercando di reinterpretare lo spirito motoristico e la vocazione verso le corse e il risultato è stato ricercato attraverso una progettazione e un concetto del tutto nuovo, non pensando più la pista soltanto come il luogo deputato allo svolgimento delle competizioni ma in una visione più ampia che ne fa un luogo nel quale le gare sono solo uno degli aspetti che queste tipo di sport portano con sé. Questo risultato è stato ricercato creando diverse aree che svolgono ciascuna una propria funzione, la maggiore delle quali è senza dubbio rappresentata dal circuito principale, al quale, per aumentare la polivalenza della struttura, si aggiungono il circuito su terra e quello per i kart, alle spalle delle tribune principali si trova una zona dedicata allo svago e alla cultura e infine, poco più distante dal circuito, si trova un ampio parco tecnologico a tema.

Anche sotto l’aspetto qualitativo il circuito si è rivelato pienamente all’altezza delle aspettative dei piloti del motomondiale che hanno avuto la possibilità di provarlo qualche giorno prima dell’inizio del gran premio ma non con le moto ufficiali perché il regolamento proibisce qualsiasi test su circuiti teatro del mondiale in date diverse da quelle appositamente fissate per i GP o dalle giornate di test.



Il risultato è stato un circuito divertente, con un mix di tratti veloci e di tratti guidati, con vari sali-scendi e cambi di direzione che lo rendono molto tecnico ed insidioso, sembrerebbe proprio che l’obiettivo di onorare una gloriosa storia fatta di motori, passione e divertimento sia riuscito in pieno.


lunedì 13 settembre 2010

Le Glorie del Passato

Visto che questo blog é stato creato con l'intento di creare uno spazio comune per darci la possibilità di condividere i ns interessi ed in particolare il nostro interesse comune per le moto (non me ne vogliano le nostre sostenitrici, la Zia Meg, la Cugi la Anto) dopo qualche consultazione ci é venuta in mente di creare un piccolo riepilogo personale sulle "Glorie del Passato"... ovvero i vari piloti non attuali che stimiamo di più o al quale ognuno di noi si sente maggiormente legato per un qualunque motivo. Personalmente mi sembrava bello poter escludere i piloti attuali, ovvero quelli che militano attualmente in Moto GP, Superbike, etc, in modo da scostarci leggermente dai vari "menaggi" quotidiani che fanno parte del nostro gruppo durante tutto l'anno ed in particolar modo durante lo svolgimento del campionato di Moto GP. L'idea é quella che ognuno di noi, se ha voglia di farlo, presenti un pilota...elencandone le qualità, qualche cenno storico ed il motivo per cui lo ha scelto... Ovviamente chi fosse interessato può liberamente inserire foto e filmati a supporto del post che in non guastano mai:)

Dopo la premessa direi che posso iniziare la mia "Gloria del Passato":

Che dire…la sua moto storica è una Suzuki RGV Gamma 500, con il numero 34 impresso sulla carena…a questo punto credo che la maggior parte abbia capito di chi sto parlando…





















Ho inserito questa foto volutamente, non perché sia la più bella in assoluto ma perché è stata quella che oltre a lui ci ha fatto conoscere un po’ Riders che per certi versi è diventato un po’ il giornale di punta per i sostenitori del blog però di questo magari ne parleremo un’altra volta:)

Kevin Schwantz nasce a Houston, Texas il 19 Giugno 1964 e la leggenda narra che abbia imparato prima ad andare in moto e poi a camminare…ma, visto che non possiamo averne la conferma, Vi lascio liberi di crederci o meno! Io personalmente amo le leggende per cui mi schiero tra i creduloni:) Inizialmente il piccolo Kevin, seguendo la passione dello zio, si dedica al Motocross con discreti risultati…tuttavia deve abbandonare sul nascere questa tipologia di corse a causa di un brutto incidente avvenuto nel 1983. Questa vicissitudine lo spinge verso quello che sarà il suo vero successo….le corse in pista!!! Dapprima a Daytona con la Yamaha, poi nel campionato AMA e poco dopo nel Motomondiale dove inizia subito a cimentarsi con una moto degna di nota…la Suzuki Gamma 500 con la quale nel 1993 arriva a vincere il titolo iridato nella classe regina.

Dopo tante parole su di lui…ecco qualche foto della “Sua Bambina” e di loro insieme in azione:

Suzuki RGV Gamma 500:














In azione:















Sempre in azione ma su una ruota sola:















La scelta di questa “Gloria del Passato” é dettata dalla “Spettacolarià” Kevin Schwantz si è sempre fatto riconoscere per il suo stile funambolico ed irruento piuttosto che redditizio…l’altra faccia della spettacolarità è infatti il rischio di gettare al vento vittorie o più facilmente piazzamenti nel cercare di inseguire sempre e comunque vittorie, non punti, spettacolo puro e non una semplice vittoria!!! Ecco alcuni esempi video che certamente rendono più di mille parole e semplici fotografie:

Sorpasso all’esterno su Wayne Rainey:



Staccata Impossibile sempre su Wayne Rainey:



Kevin Schwantz - Il Mito



Spero che i filmati abbiano reso un pò l'idea del pilota e dello spettacolo puro che portava con se in pista e soprattutto del perché la Dorna abbia deciso di ritirare il numero 34 del così detto Pilota Kamikaze.

Ora che Vi ho svelato qual'é la mia Gloria del Passato preferita...speriamo che qualche altro sostenitore del Blog voglia farci scoprire la sua:)

venerdì 3 settembre 2010

Gp di San Marino e Gp del Nurburgring

Da questa mattina si aprono ufficialmente le scene di due Gp molto importanti per le rispettive categorie. Il circo della Moto Gp, infatti, è tornato nella penisola Italica per il G.P. Cinzano di San Marino e della Riviera di Rimini mentre la SBK correrà il G.P. di Germania presso il leggendario circuito del Nurburgring dove il nostro Max Biaggi cercherà di dare la stoccata finale al titolo mondiale ai danni dell'inglese Leon Haslam che lo segue in classifica generale.

Gli orari e le dirette sono tutti inseriti qui sotto.

giovedì 2 settembre 2010

Senza che nessuno se ne accorgesse...2...

Questo post vuole essere la continuazione di quanto scritto da Colin il 26 Luglio 2010...il post sul Pike's Peak!!! Il suo articolo é stato molto chiaro ed esplicativo ma per chi non fosse particolarmente appassionato di questo tipo di competizioni e per chi in giovane età non é stato ore ed ore a a giocare a Gran Turismo 1,2,3 etc... può non essere pienamente chiaro quale sia il contesto e il fascino di questa storica gara. Per questo ci é venuto in mente di fornire un ulteriore supporto visivo di un tratto di gara "in macchina" con Ari Vatanen su una Peugeot 405 T16 GR.

Tanto per darVi contestualizzare un minimo anche pilota e mezzo ecco una breve descrizione di entrambi:

Ari Vatanen


Vatanen è nato e cresciuto nella Finlandia orientale. Nel 1970 a diciotto anni debutta da professionista e quattro anni dopo prende parte per la prima volta al Mondiale nel Rally dei 1000 Laghi. Vince il British Rally Championship nel 1976 e nel 1978 con Peter Bryant e David Richards. Nel 1977, pilota privato della Ford Escort RS1800. Per la stagione 1979, firma il passaggio alla Rothmans Rally Team. Continuando con un RS1800, ha vinto al suo debutto al Rally dell’Acropoli 1980 ed è diventato Campione del Mondo Rally nel 1981. Dal 1979 fino alla fine del 1981, ha avuto come co-pilota David Richards, che diventerà poi presidente della Prodrive. Nella stagione 1982, Vatanen non riesce a difendere il proprio titolo prendendo parte a sole 3 gare,e nella stagione 1983 è vincitore al Safari Rally al volante di una Opel Ascona.Nel 1984, Vatanen passa al Team Peugeot con la Peugeot 205 T16. Dal Rally dei 1000 Laghi nel 1984 al Rally di Svezia nel 1985 vince 5 gare consecutive nel mondiale.
Vatanen andò molto vicino alla morte dopo un incidente nel 1985 al Rally d’Argentina, a causa dell'eccessiva velocità perse il controllo della vettura ed usci di strada. Il suo copilota riportò solo lievi contusioni, e Ari Vatanen dovette lasciare le gare per più di un anno perché il suo sedile si era rotto e lui era stato scagliato all'interno dell'auto mentre questa rotolava giù per la scarpata. Il recupero durò 18 mesi.
Dopo la guarigione, partecipò per la prima volta alla Parigi-Dakar cogliendo subito la vittoria con la Peugeot 205 T16 nel 1987. Vatanen vinse questa competizione quattro volte, con la Peugeot nel 1987, 1989 e 1990, e con la Citroën nel 1991. Molto probabilmente avrebbe vinto anche l’edizione del 1988, ma gli venne rubata l’auto proprio quando era il leader della corsa.
Con la Peugeot, Vatanen ha vinto anche la Pikes Peak del 1988, dopo aver smesso di gareggiare nel Campionato Mondiale Rally nel 1986, a causa della scomparsa del Gruppo B, Vatanen rimase alla Peugeot permettendo con l’esperienza tratta dalla sua 205 T16 di creare la 405 T16 con almeno 600 CV (447 kW). Vatanen condusse la propria vettura alla vittoria nella cronoscalata, battendo il primato stabilito l’anno prrecedente da Rohrl; il suo record rimarrà imbattuto per 7 anni.
Vatanen continuato gareggiare nel Campionato Mondiale Rally, prendendo parte solo ad alcune gare, fino alla stagione 1998. Ha guidato per la Mitsubishi RALLIART quattro eventi in Europa nel 1989 e in cinque nel 1990. Il suo miglior risultato con la Mitsubishi Galant VR-4 è stato un secondo nel 1990 Rally dei 1000 Laghi. Dal 1992 al 1993 ha gareggiato per la Subaru in 11 eventi, finendo secondo per tre volte, anche per il debutto del primo evento Subaru Impreza in Finlandia. Ha corso successivamente per la Ford Escort WRC Ford finendo sul podio nel 1994 in l'Argentina e al Safari del 1998; è poi brevemente ritornato alla Subaru per l’ultima gara della stagione al Rally di Gran Bretagna, che segna il suo 100 Rally nel Mondiale. (NdR Wikipedia)

Peugeot 405 T16 GR



La base di partenza per questo piccolo gioiello é la 405 Mi16 un potente 2 litri sovralimentato in grado di erogare circa 200Cv. A questo seguì un'evoluzione per il Campionato Francese Superturismo, la 405 T16 con una motorizzazione riveduta e corretta per sviluppare ben 290 CV a 8500 giri/min con un peso al di sotto dei 975 kg. Nonostante la partenza sia stata piuttosto "pistaiola" l'ambiente preferito dalle 405 erano i rally. Sia nelle competizioni internazionali, sia in quelle locali, le tre versioni di punta della 405 seppero farsi valere. In particolare, si fece notare la 405 Turbo 16 Grand Raid, una vettura che, a dispetto del nome, non era meccanicamente imparentata con le normali 405 T16, ma era piuttosto molto più vicina alla 205 Turbo 16, con la quale condivide innanzitutto lo schema meccanico, con un motore situato in posizione posteriore centrale su un telaio tubolare in acciaio con pannelli in carbonio e kevlar. Il motore da 1905 cc, la cui cilindrata può far pensare al propulsore utilizzato sulle Mi16, era in realtà derivato dalla rialesatura del motore XU8T da 1775 cc della 205 Turbo 16. La sovralimentazione era affidata ad un turbocompressore Garrett, grazie al quale la 405 arrivava a sviluppare ben 400 CV a 7500 giri/min. La trazione era integrale e il differenziale era regolabile elettronicamente come sulla 205.

Solo 2 furono gli esemplari prodotti del 405 T16 GR, uno partecipò a corse in salita e l'altro alla Parigi-Dakar. Oggi uno è conservato nel museo ufficiale Peugeot e l'altro fa parte di una collezione privata. (NdR Wikipedia)

Ora dopo questi cenni introduttivi non ci resta che vederla in azione...

Il video é montato inizialmente come un film per cui c'é una piccola parte di intro ma Vi consiglio vivamente di attendere qualche istante perché....NE VALE DECISAMENTE LA PENA!!!

ARI VATANEN PIKES PEAK


Che ne dite...ve la sentireste di salire con lui come passeggero?:)

martedì 31 agosto 2010

Ducati da l'addio alla SBK

Dopo la splendida notizia di Valentino Rossi alla Ducati e la bella novità di Aprilia che farà il suo ritorno in Moto Gp, sembra proprio che sia giunto il momento di mandare giù un boccone amaro, è infatti recente l'annuncio della casa di Borgo Panigale che sancisce ufficilamente l'abbandono del mondiale SBK a partire dal prossimo anno.




Il motivo di questa scelta non è chiaro ma le voci sono varie e si susseguono senza che si riesca a capire cosa sia veramente intervnuto in una decisione così importante. la pesenza di Ducati nel mondiale SBK era ormai una certezza da 22 anni e ha portato alla vittoria di 16 titoli mondiali costruttori e 13 piloti.





Erano già diversi mesi che la casa italiana aveva minacciato di uscire dal campionato se non si fosse abbandonato il progetto di modifica del regolamento ma sembrava che fosse solo un modo per fare pressione sulla federazione affinchè concedesse le modifiche alle norme che penalizzavano maggiormente le rosse e si potrebbe pernsare che ad un rifiuto irremovibile sia seguito un abbandono obbligato dovuto, secondo alcuni, all'impossibilità delle bicilindriche di rimanere competitive seguendo le nuove regole, come a dire " o si fa come diciamo noi o non si fa". Un'altra ipotesi è quella secondo cui, a seguito dell'investimento per l'ingaggio di Rossi, non ci sarebbero più i presupposti per poter portare avanti un progetto oneroso come il mondilae SBK che diventerebbe quindi un ramo secco da potare, questa ipotesi sembrerebbe smentita da quanti sostengono che in realtà l'ingaggio del pesarese sarebbe interamente coperto dagli sponsor e dall'incremento delle vendite che ci si aspetta di realizzare nei prossimi anni. Un'altra linea di pensiero individua invece in questa decisione il sintomo di un malessere che, dopo l'addio alle corse del mitico e tanto amato Troy Bayliss, non ha avuto momenti di ripresa con gli attuali piloti Fabrizio e Haga. Altri ancora ritengono che Ducati voglia in questo modo concentrare tutti gli sforzi nel modiale Moto Gp sfruttando al massimo le risorse umane e finanziarie, nonchè il notevole potenziale del nuovo pilota di riferimento, per poter sferrare un colpo decisivo al titolo del prossimo anno. Quest'ultima versione è forse quella che maggiormente si avvicina a quella ufficialmente divulgata dalla casa italiana, secondo la quale questa decisione sarebbe maturata in un'ottica strategica volta ad un forte incremento delle dotazioni tecnologiche riservate ai modelli di serie dei prossimi anni.



In ogni caso, qualsiasia sia il voro moti che ha portato Ducati a fare una scelta così drastica e forte ci resta la speranza che sia solo l'inizio di un periodo positivo che magari potrebbe anche prevedere un rientro ufficiale nel mondiale SBK già dal 2012.

lunedì 30 agosto 2010

Indianapolis. Gp degli Stati uniti 2010

Si è appena chiuso il Gp degli Stati Uniti del 2010 a Indianapolis e credo si possa dire che la gara ha avuto dei momenti molto interessanti. Già delle giornate di prova si preannunciava spettacolo con i padroni di casa, Ben Spies e Nicky Hayden, che hanno fatto di tutto per fare bella mostra di se riuscendo a partire entrambi dalla prima fila rispettivamente con il primo e con il trezo posto.




La gara ha visto un iniziale dominio di Spies, che sembrava avesse un buon margine sui suoi inseguitori incalzato però dopo qualche giro da Pedrosa che lo ha sverniciato sul lungo rettilineo del traguardo per poi iniziare la sua solita cavalcata solitaria. Nonostante ciò l'americano ha tenuto saldamente la seconda posizione senza essere mai troppo sotto pressione da parte di Lorenzo che seguiva in terza posizione.




Il nostro Valentino ha chiuso in quarta posizione dopo un bel duello con la seconda guida Honda Repsol, il nostro Dovizioso, che ha disputato un bella prova ma che purtroppo, o per fortuna, non è riuscito a mettere le sue ruote davanti a quelle del Dottore, che a sua volta però non è riusito a salire sul podio.



Anche Hayden, che ha chiuso in sesta posizione, ha disputato una bella gara che gli avrebbe potuto regalare qualche soddisfazione in più per sè e per la Ducati se non fosse che, dopo pochi giri dalla partenza, a seguito di una manovra di salvataggio in extremis per evitare una scivolata, lo slider sinistro si è strappato dalla tuta rimanendo appeso per un lembo e costrringendo Hayden a limitare al massimo l'uso del ginocchio come appoggio nelle curve a sinistra.


Durante la gara è inoltre venuta fuori la tanto lamentata scivolosità dell'asfalto, fattore che, insieme alle numerose buche, ha condizionato la gara di tutti e portato fino alla caduta di alcuni piloti tra cui Stoner. Questo fattore ha però favorito lo spettacolo facendo correre la memoria al primo anno di Moto Gp quando i piloti mettevano in atto delle vere e proprie derapate in stile Supermotard, ieri sembrava davvero che molti piloti non riuscissero a tenere la ruota posteriore allineata con quella anteriore e come sempre in questi casi lo spettacolo e incantevole per gli amanti del genere.




Fra una settimana il circo dei motori torna in Europa e riapre i battenti per il Gp di San Marino nel quale speriamo vivamente di vedere uno spettacolo se possibile anche migliore di quello appena trascorso, che dire? rimaniamo in attesa e vediamo cosa succederà.

mercoledì 25 agosto 2010

Aprilia torna alla classe regina

Sembrerebbe proprio che le belle notizie non siano finite all’annuncio del passaggio di Valentino Rossi alla casa di Borgo Panigale. E’ ormai ufficiale, infatti, il ritorno di Aprilia nella classe regina delle competizioni a due ruote. A partire dal 2012, con il ritorno della Moto GP alle 1000, la casa di Noale ha deciso di ritornare con un motore che rispecchierà in buona sostanza quello attualmente sviluppato per la RSV4, guidata con successo nel mondiale SBK da Max Biaggi, al quale potrebbero bastare alcune piccole modifiche come l’adozione delle valvole pneumatiche e il rinforzo di alcuni organi interni e dei carter per essere competitivo nei confronti dei propulsori delle rivali giapponesi così come lo è attualmente con le derivate di serie.


Il ritorno di Aprilia nella classe più importante del motomondiale avverrebbe inizialmente in maniera “soft” attraverso il team Aspar Martinez, che lascerebbe la Ducati proprio dal 2010, per poi passare, nel 2013, al team ufficiale che gestirà direttamente il reparto corse.



In effetti quella di Aprilia è una mancanza che non si riesce proprio a spiegare. È vero che i risultati dei tentativi di entrare in questa classe si sono sempre rilevati più simili a dei fiaschi che non a dei potenziali successi, ma è anche vero che l’impegno che è stato messo in queste competizioni è sempre stato, forse, di durata troppo breve perché potesse effettivamente portare a dei risultati degni dei successi che Aprilia ha sempre ottenuto nella classi 125 e 250. In particolare negli anni che vanno dal 1994 al 2000 la casa di Noale ha partecipato al mondiale 500cc con la Rsw-2 500, una moto bicilindrica a due tempi che puntava a battere le quattro cilindri facendo leva su una maggiore agilità e maneggevolezza grazie al minor peso, senza però riuscire di fatto ad ottenere risultati tali da far perseguire questo progetto che venne abbandonato nel 2000 in vista dell’ormai prossimo ritorno delle 4 tempi.




Nel 2002 fanno la loro comparsa le ormai ben note Moto GP, ma è solo nel 2003 che Aprilia decide di schierarsi con la RS Cube, moto a tre cilindri con una potenza di 220 CV capace di velocità superiori a tutte le rivali a 4 e 5 cilindri ma con una ciclistica che mette in crisi i piloti che cercano di sfruttarne le potenzialità, e il risultato è pessimo, solo un misero 6° posto conquistato da Colin Edwards nel Gp del Giappone. I pessimi risultati, uniti forse ai sentori di una crisi che si sarebbe rivelata a pieno solo negli anni successivi, hanno fatto abbandonare dopo solo un anno di gare un progetto che forse avrebbe potuto portare lustro e visibilità a questa casa che si è sempre distinta per le innovazioni tecniche inserite nelle moto da gara come in quelle di serie, basti pensare che la Rsw-2 500 in realtà non era una vera 500 ma bensì una 400 bicilindrica unica nel suo genere e che la RS Cube ha debuttato in Moto GP con le valvole pneumatiche e la gestione del gas ride-by-wire cioè senza il classico cavetto in acciaio sostituito da una gestione completamente elettronica.


D’altra parte il passo di Aprilia è da considerarsi quasi scontato dopo che quest’anno è stata messa alla porta nella classe 250 dalla Moto2, con i nuovi motori 4 tempi e in previsione di un futuro identico per quanto riguarda le piccole 125 che a partire dal 2012 saranno anch’esse 4 tempi con la nuova Moto3. Con queste premesse è infatti difficile che la casa di Noale si faccia sfuggire l’occasione di mettere il piede nella porta per cercare di non restare completamente fuori da quella che è considerata la categoria più importante delle competizioni motociclistiche a livello mondiale. La prospettiva, in relazione anche all’ottimo lavoro che sta facendo Max Biaggi nel mondiale SBK, sarebbe la vittoria sulle Derby del titolo mondiale 125 di quest’anno, obiettivo ancora possibile con otto gare da disputare e i 23 punti che separano i due spagnoli Marquez (in testa alla classifica) e Terol (al terzo posto), il passo successivo sarebbe la vittoria dell’ultimo titolo 125 della storia per potersi poi dedicare anima e corpo alla MotoGp. Chissà, magari sogno o corro troppo ma sicuramente sarebbe un evento fantastico che mi auguro si possa avverare, per il momento Anemmu c’è e speriamo di poter dare anche questa notizia.

sabato 21 agosto 2010

Valentino annuncia il suo passaggio alla ducati

ebbene si..il sogno diventa realta'..un binomio tutto italiano pronto per sconfiggere i colossi giapponesi e far salire sul tetto del mondo motociclistico il nostro caro "POMPONE ITALIANO"...

mercoledì 18 agosto 2010

Ormai è fatta, Rossi torna su una moto italiana

Finalmente ci siamo.



Erano anni che si vociferava, si sussurrava o semplicemente si sperava che accadesse quello che è successo in questi ultimi giorni. Già, perchè in fondo in fondo Rossi alla Ducati lo hanno sognato in molti e, così come lo sono io, molti altri tifosi di moto saranno contenti che questo matrimonio, così a lungo progettato, si sia finalmente celebrato. E così a BRNO è successo un po' di tutto durante la Domenica di gara appena trascorsa, aneddoti simpatici come il comunicato ufficiale di benvenuto a Valentino che la Ducati aspettava a dare in attesa che la Yamaha diramasse il suo di addio ma che è stato preceduto dal comunicato pubblicato erroneamente per alcuni minuti sul sito inglese della casa di Borgo Panigale, e aneddoti di gran lunga meno simpatici come il fatto che non sia stato permesso a Rossi di provare la moto nuova o, ancor peggio, di non avergli fatto provare le nuovo sospensioni Ohlins, che, essendo di una casa esterna alla Yamaha potranno comunque rientrate nelle possibili dotazioni che il pesarese avrà a disposizione l'anno prossimo. Sembrerebbe proprio che non si sia e non si voglia tener conto di tutto quello che Vale ha fatto per portare la Yamaha in cima al mondo, non è difficile infatti ricordare coma la M1 fosse considerata da tutti, esperti, piloti e tifosi, solo nel 2004 e lo stesso Valentino nella lettera che ha scritto di suo pugno la ricorda cosi "Molte cose sono cambiate da quel tempo lontano, nel 2004, ma soprattutto 'lei', la mia M1, è cambiata. A quel tempo era una povera moto da mezza classifica, derisa dalla maggior parte dei piloti e dagli addetti ai lavori della MotoGP. Ora, dopo essere stata aiutata a crescere e migliorare, si può vedere il suo sorriso nel box, corteggiata e ammirata, trattata come 'prima della classe". Ebbene, dopo tutto questo tempo e tutto quello che è successo c’è il forte dubbio che non si voglia più dare, a chi tanto l’ha resa grande, la possibilità di chiudere lealmente un campionato che apparentemente è già chiuso. E’ strano che si voglia difendere Jorge in modo così eclatante (Vale lo scorso week end sembrava che andasse meno di tutti gli altri) ma forse, vogliamo sperare, non si è trattato di un complotto ma di un qualunque problema di messa a punto che può capitare a chiunque. Sarebbe sbagliato, oltre che terribilmente triste, togliere all’ex pilota le armi per poter combattere e continuare a far vincere la Yamaha, del resto alla fine del mondiale mancano ancora otto gare, il che fa riflettere sui tempi di questa campagna acquisti che forse, a ben vedere, si è aperta e chiusa un po’ troppo presto, facendo si che il campionato di quest’anno, appunto ancora apertissimo, sia di fatto considerato una faccenda chiusa del quale curasi poco perché in cantiere ci sono già i propositi per il prossimo anno con le nuove squadre e i nuovi assetti e rischiamo che sia proprio il pubblico a disinteressarsi a quest’annata che, forse, poteva prospettare delle belle emozioni, con un recuperato Stoner, con il combattivo Spies, con il sempre presente ragionier Pedrosa, con il velocissimo Lorenzo, con lo stop forzato del Dottore, con un Niky Hayden come non lo si vedeva da un pezzo e uno scatenato Randy de Puniet che fa il possibile per essere tra i più forti al mondo,



beh se non credete che queste premesse potessero offrire un bello spettacolo fate voi...

Noi di Anemmu continueremo a seguire le vicende che legate a questo colpo di mercato, neanche poi così colpo, ma sicuramente molto emozionante per tutte le implicazioni che avrà per le forze in gioco, per i tifosi, che non si è ancora ben capito come abbiano preso la novità, per il mercato mondiale, che non si sa come possa reagire a livello di vendite e ovviamente per il Moto Mondiale che per il prossimo anno preannuncia scintille e voglia di riscatto da ogni parte. Sicuramente a questo post ne seguiranno altri che speriamo siano sempre interessanti e piacevoli da leggere.

venerdì 13 agosto 2010

Anemmu meteo week-end 13/15 Agosto 2010

Ciao a tutti, per questa settimana le anemmu previsioni sono a cura del sottoscritto a causa delle varie ferie e spero tanto che il buon Digi non me ne voglia per questa invasione di campo, cercherò in ogni caso di fare il possibile perchè il risultato sia il più possibile vicino a quanto fatto fin ora dal nostro Digi.

Ma passiamo a noi, questo è il week end di Ferragosto e purtroppo le previsioni sono tutt'altro che da sol leone, almeno per quanto riguarda le regioni del nord.

Già nella notte di Venerdì 13 le piogge hanno iniziato a fare la loro comparsa sulla Liguria, questo rende ovviamente poco consigliato il un eventuale giretto in moto e, visto che le piogge sono previste anche per il pomeriggio, un'eventuale uscita nel Sabato mattina è da sconsigliare vivamente anche perchè, nelle strade tutte curve di collina, l'acqua ha la brutta abitudine di riaffiorare dalle crepe che ci sono nel manto stradale rendendo insidiose anche le curve che possono apparire più esposte ai raggi del sole.


Purtroppo il sabato non ci lascia molte speranze di miglioramento, sembrerebbe infatti che le uniche ore senza la noia della pioggia siano quelle comprese tra le 2:00 del mattino e le 8:00, orari durante i quali, pur con le migliori intenzioni, non siamo certo intenzionati a girare in moto ne, tantomeno, ad andare al mare per la tintarella. Il peggioramento previsto è netto e senza appello, dalla pioggia debole a temporali sparsi, quindi anche sabato le moto rimangono nel box.


Domenica 15 Agosto il tempo sembra voler concedere una piccola tregua a quanti, come il sottoscritto, hanno organizzato qualcosa per festeggiare il Ferragosto. A parte le ore della primissima mattinata, tra le 2:00 e le 5:00, quando sono previsti gli ultimi effetti dei temporali del giorno prima, per il resto del giorno sembrerebbe che ci si possa concedere un po' di relax al mare, al fiume o dove più si desideri senza incappare in spiacevoli fuori programmi metereologici. Resta però dubbio l'utilizzo della moto come mezzo di divertimento per smanettoni che probabilmente vedranno un impiego puramente locomotivo non sarà infatti facile convincere le bambine, quelle in carne ed ossa, a rinunciare a qualche ora di sole per concedere un po' di meritato svago alle bambine, di acciaio e gomma, e ai loro padroni.



Poco male, anche questo week-end sembra destinato a portare con se qualche delusione per i maniaci delle pieghe anche se qualcuno forse sarà contento delle previsioni di questo fine settimana sotto l'acqua, si qualche cultore della moto che ama questi climi c'è, sono gli enduristi e per rappresentarli non riesco ad immaginare altro che le parole di Luca Bizzarri pubblicate su Riders n° 21 di Luglio 2009 " Endurist i miei preferiti. Sono deficienti solitamente sposati con figli. Passano le loro domeniche a prendere delle pietrate sul casco, disprezzando l'invenzione dell'asfalto che considerano inutile. Se incontrano una pozzanghera con l'acqua alta un metro e mezzo perdono la testa e ci passano intere giornate dentro. Adorano il fango e se alle cinque del mattino si alzano e grandina merda pensano: Dio che bella giornata. Fantastici".

Avreste potuto trovare parole più belle da dedicare ad una razza di motociclisti? Io forse no.

Buon Ferragosto a tutti...

giovedì 5 agosto 2010

Con il motomondiale in vacanza...Top Gear Polar Special

Ormai il motomondiale è in vacanza…e siccome per noi ”Motociclisti” é sicuramente un momento un po’ più sentito rispetto agli altri!!! Per cui in questa pausa bisogna trovare un altro modo per far rimanere attivo lo spirito motoristico:)

Girando un po’ tra Sky e internet è da un po’ di tempo che ho iniziato ad appassionarmi da matti a…TOP GEAR!!! Secondo me questi tre pazzi incarnano un pochino il nostro sogno almeno in parte…provano le auto più belle e strane del mondo e sono, a quanto pare totalmente liberi da qualsiasi obbligo commerciale!!!

Per farVi capire in parte Vi posto il link ai tre video che riassumono in parte una delle puntate più belle che abbia mai visto. Fanno tutte e tre parte del Polar Special che un po’ rende l’idea su quello che vedrete…


Top Gear: Polar Special Part 1 - BBC


Top Gear: Polar Special Part 2 - BBC



Top Gear: Polar Special Part 3 - BBC



L'unico intoppo é che sono in inglese ma...anche senza essere troppo pratici si capisce decisamente che cosa combinano:)

Ora la domanda é d'obbligo...NON E' IL LAVORO PIU' BELLO DEL MONDO???

La mia risposta é...ASSOLUTAMENTE SI!!!:)



lunedì 26 luglio 2010

Senza che nessuno se accorgesse...

La location: è situata nella contea di El Paso, 10 miglia (16 Km) a Ovest di Colorado Springs, la sua altezza è di 14.115 piedi (4.302 metri), deve il suo nome all'esploratore che nel 1806 guidò una spedizione nella zona sud del Colorado, e ospita una delle competizioni motoristiche più antiche degli Stati Uniti...

A questo punto credo che il mistero sia svelato ai più.


Stiamo parlando del Pikes Peak International Hill Climb, anche nota come La corsa verso le nuvole.


La sua prima edizione ,del 1916, è legata al nome di Spencer Penrose che, dopo aver terminato i lavori di ampliamento della carreggiata, portandola ad essere una vera Highway, Ha deciso di invogliare i turisti a visitarla con la creazione della corsa verso le nuvole.


E' una competizione particolare in ogni aspetto. Le categorie presenti e rappresentate abbracciano mezzi di ogni genere, dalle auto alle macchine, dalle moto ai quad, dai track ai prototipi più esteremi. La scalata sottopone i mezzi a sollecitazioni fortissime legate al terreno, che è solo in parte asfaltato e in buona parte sterrato, ma anche all'aria che a quota 4.302 è decisamente rarefatta, questo problema era particolarmente sentito dai piloti che guidavano mezzi a carburatore che vedevano variare curva dopo curva la carburazione fino ad arrivare al punto di doverla modificare manualmente durante la gara.
Il punto di partenza è fissato a quota 3.000 metri (slm) ma bisogna fare un passo indietro per capire meglio di cosa si stia parlando. La pikes peak highway è una strada aperta al pubblico ed è l'unica che conduca in cima alla montagna ed è quindi impensabile chiuderla per i cinque giorni di durata della competizione, quindi, per ovviare al problema , le prove si svolgono dalle 3:00 alle 8:00 del mattino e il percorso viene diviso in tre parti, bassa media e alta.
La prima cosa da fare è la verifica dei mezzi, cosa di non poco conto vista la miriade di classi categorie e mezzi che si schierano all’appello.

Alle ore 5:00 suona la tromba che annuncia il briefing riservato ai piloti durante il quale si fa il punto della situazione, si spiega come sarà organizzata la prova e si fanno le raccomandazioni del caso, perché la corsa è decisamente impegnativa e pericolosa sia per il tipo di fondo che cambia spesso sia per la totale mancanza di parapetti legata a strapiombi anche di parecchi metri che possono trasformare in tragedia anche la più banale delle scivolate, per non dimenticare la velocità media che decisamente elevata grazie alla larghezza della carreggiata e ai lunghi tratti rettilinei.


Al termine del briefing c’è il rito della preghiera da fare tutti assieme a testa china e mano sul cuore.
Questa prima prova è a tempo, cosa che sembrerebbe avere poco senso trattandosi di una gara a cronometro, ma è necessario per selezionare in parte i partecipanti con un tempo minimo per avere accesso alla gara e per poter stabilire un ordine di partenza per la gara della domenica.
La sezione centrale è forse la meno impegnativa ma è pienamente compensata dalla parte finale del tracciato, dove lo scenario cambia completamente, gli alberi lasciano il posto alla polvere e ai sassi e dove l’asfalto sparisce completamente in favore di uno sterrato continuo che rende più impegnativo il percorso che in questa parte è poco pendente e molto veloce con pochi tornanti stretti e lunghi curvoni da pennellare fino alla linea del traguardo che è fissata a quota 4300 metri (slm).



Il Sabato è dedicato al riposo, non si corre e ci si rilassa, cercando, se possibile, di godersi il circo che ruota attorno all’evento, infatti, per quanto poco conosciuta e poco pubblicizzata nel vecchio continente, negli USA si tratta di un evento importante e molto seguito anche perché, dopo Indianapolis, è la gara più antica d’America ancora in calendario ed è rimasta praticamente immutata dalla sua prima edizione ad oggi, cosa che forse ne amplifica il fascino senza tempo della sfida tra le nuvole.



La domenica è giorno di gara e ad accalcarsi lungo i tornanti ci sono 30/35 mila persone per seguire da vicino questa gara spettacolare. Si comincia alle 9:00 con la partenza delle auto, tra le quali è presente l’uomo da battere, Nobuhiro “Monster” Tajima che con il tempo di 10’01’’ realizzato nel 2007 è tutt’oggi l’uomo più veloce del pikes peak. Dopo le auto è il turno dei quad, delle moto ed in fine dei camion. A rendere ulteriormente più emozionante la gara delle moto è proprio la partenza che, a differenza delle macchine che partono una ad una, avviene in batterie da cinque.
Tutto questo e molto altro, legato ad un pacchetto emozionale che penso possa descrive solo chi l’ha vissuto sulla sua pelle, sono l’anima, il corpo e lo spirito del Pikes Peak International Hill Climb...



Al prossimo anno e chissà che non si possa aggiungere un po’ di emozione vera a questo racconto dovuto, per ovvie ragioni, in buona parte a Google.


lunedì 19 luglio 2010

Il giretto del 1° Maggio (2° parte)

Ciao a tutti, come promesso, a distanza di un bel po' , eccomi di nuovo a provare a descrivervi la pazza gita in moto che abbiamo "deciso" di intraprendere.
Beh, tanto per cominciare, per chi volesse rinfrescarsi un pochino la memoria o per chi magari ancora non avesse letto la prima parte con questo link potrete rileggere il primo capitolo della storia.
Ci eravamo lasciati alla nostra pausa al Sassello, dove abbiamo un po' gironzolato tra le tante moto con quella curiosità tipica degli appassionati di moto, per la quale possiamo sempre trovare qualcosa che ci interessa di cui parlare e su cui commentare e senza dubbio i piazzali di ritrovo come quello che si incontra al Sassello è un luogo ideale dove spendere un po' di tempo a parlare di moto.
All'incirca erano le 11:30 e cominciava ad essere l'ora di decidere il da farsi. La mia proposta era chiara, andare a mangiare da me in campagna, ad una ventina di Km da dove eravamo. Sapevamo però di non avere molto tempo a disposizione perchè le donzelle ci volevano pronti all'appello per il primo pomeriggio, percui avremmo dovuto raggiungere la nuova meta del nostro viaggio, mangiare senza troppa calma e rimetterci in moto appena finito di pranzare.
Non sembrava magari il programma più allettante ma ha riscosso ancora una volta il favore della maggioranza dei bikers cioè ancora una volta io e digi scimmiati di moto nuove.
A questo punto, prima di partire, faccio presente ai miei compagni di viaggio di avere un solo unico dubbio, un bivio che ogni volta mi mette in difficoltà perchè è poco visibile e perchè indica paesi che non ricordo mai, superato quel bivio saremmo arrivati in pochi minuti a casa.

Quello che vedete nell'immagine sotto è proprio il bivio che avrei dovuto riconoscere e che non ho visto, e credo che faccia un certo effetto vederlo ai miei due compagni di viaggio perchè sanno benissimo cosa ci sia costata questa mia svista.


Questo mio errore iniziale ha portato ad una catena di complicazioni che hanno dato origine al giretto fuori porta della giornata.

Già dopo qualche Km mi è sembrato strano che la strada proseguisse per così tanto tempo in pianura e con così tanti rettillinei ma ero convinto di non aver ancora superato il fatal bivio, così, quando ho realizzato il mio errore, praticamente eravamo già arrivati ad Acqui Terme, prima delle tappe non programmate di quello che, ormai, più che un giretto in moto era diventato un viaggetto più lungo del previsto, ma anche a questo punto ho fatto un errore credevo infatti che da Acqui sarei riuscito a raggiungere il nostro obiettivo senza troppi problemi, purtroppo non era così e proverò a spiegarvi perchè.

Tanto per iniziare vale la pena di evidenziare che il mio piccolissimo errore ci ha portato a poter percorrere un tratto di strada che non conoscevamo ma che credo sia opinione comune ritenere spettacolare, lo si potrebbe definire misto in tutti i sensi, salite e discese, curve lunghe e curve strette, tornanti e rettilinei... una vera goduria e si tratta proprio della starda che da Acqui Terme sale a Ponzone che, oltretutto, era il primo paese che potessi seriamente dire di ricordare. Anche in questo caso abbiamo fatto affidamento ai potenti mezzi di internet per avere un contributo visivo che arricchisse e completasse il racconto (anche perchè ad oggi i miei compagni di viaggio non hanno idea delle strade che abbiamo percorso)

E' necessario fare una precisazione. Poco prima di arrivare a Ponzone ho compiuto il secondo errore, decisivo forse anche più del primo. All'altezza di Zerba, piccola frazione a poca strada da Ponzone, abbiamo incontrato un bivio che indicava da una parte Ovada e dall'altra per l'appunto Ponzone. Con grande stupore generale decido senza incertezza di puntare per Ponzone, ma non perchè sia pazzo ma solo per il fatto che credevo che la strada per Ovada fosse quella che scendeva verso valle e che ci avrebbe portato lontano dalla meta, inutile dire che forse sarebbe stato meglio scegliere diversamente. Il bivio incriminato è proprio quello qui sotto...


Arrivati a Ponzone credevo veramente che ce l'avremmo fatta e cercavo di convincere anche il Magic e Digi che saremmo riusciti a mangiare comodamente seduti a tavola, anche perchè cominicavamo a sentire la stanchezza seppur dopo il tratto di strada che ci ha dato un po' di soddisfazione e spensieratezza.
Questa seconda parte del racconto si chiude qui nella speranza che i ricordi non siano appannati e sopratutto che non causino noia e sonnolenza in chi si volesse avventurare nella lettura di questa strana gita in moto. A presto...

To be continued

venerdì 16 luglio 2010

Moto Gp 2010 - Gran Premio di Gemania - Bentornato Vale

A 40 giorni dall'infortunio...vari test con l'R1 SBK di James Toselan, il benestare dei medici che lo hanno preso in cura ed il relativo ok da parte della Medical Commission della Moto Gp finalmente il nostro "Dottore" torna in pista al Sachsenring per l'8 Tappa del Motomondiale.
Diciamo che al miracoloso rientro in tempo record le prove libere hanno già dimostrato qualcosa...Valentino infatti si é piazzato al settimo posto in un'ipotetica griglia. Ecco tutti i risultati:

1 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 1'22.521
2 Casey STONER AUS Ducati Team Ducati 1'22.795 0.274 / 0.274
3 Nicky HAYDEN USA Ducati Team Ducati 1'22.983 0.462 / 0.188
4 Ben SPIES USA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 1'23.189 0.668 / 0.206
5 Marco SIMONCELLI ITA San Carlo Honda Gresini Honda 1'23.204 0.683 / 0.015
6 Jorge LORENZO SPA Fiat Yamaha Team Yamaha 1'23.224 0.703 / 0.020
7 Valentino ROSSI ITA Fiat Yamaha Team Yamaha 1'23.244 0.723 / 0.020
8 Randy DE PUNIET FRA LCR Honda MotoGP Honda 1'23.260 0.739 / 0.016
9 Marco MELANDRI ITA San Carlo Honda Gresini Honda 1'23.290 0.769 / 0.030
10Andrea DOVIZIOSO ITA Repsol Honda Team Honda 1'23.400 0.879 / 0.110
11 Mika KALLIO FIN Pramac Racing Team Ducati 1'23.422 0.901 / 0.022
12 Aleix ESPARGARO SPA Pramac Racing Team Ducati 1'23.430 0.909 / 0.008
13 Colin EDWARDS USA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 1'23.440 0.919 / 0.010
14 Loris CAPIROSSI ITA Rizla Suzuki MotoGP Suzuki 1'23.589 1.068 / 0.149
15 Hector BARBERA SPA Paginas Amarillas Aspar Ducati 1'23.599 1.078 / 0.010
16 Alvaro BAUTISTA SPA Rizla Suzuki MotoGP Suzuki 1'24.020 1.499 / 0.421
17 Alex DE ANGELIS RSM Interwetten Honda MotoGP Honda 1'24.101 1.580 / 0.081

Ora attendiamo con ansia le qualifiche di domani e poi...Tutti in Piedi sul Divano per la gara di Domenica!!!

The Doctor!!!:)

venerdì 9 luglio 2010

Divorzio in Casa Ducati

Non abbiamo mai seguito tramite il blog i vari avvenimenti legati al "mercato" dei vari piloti della Moto Gp. Quest'anno però visto che tutti i Top Riders hanno i contratti in scadenza non potevamo tirarci indietro e non seguire i vari spostamenti... E proprio questa mattina dopo vari sentori c'é stata la prima notizia degna di nota pubblicata direttamente sul sito ufficiale www.Ducati.it che testualmente riporta:

Il Gran Premio di Valencia del 7 novembre 2010 concluderà quattro anni di straordinaria collaborazione tra Ducati e Casey Stoner . Un rapporto importante, caratterizzato da una grande stima reciproca, tante emozioni e tante vittorie, tra cui la conquista del primo Titolo Mondiale MotoGP sia per la Casa italiana sia per il pilota australiano.

Stoner è arrivato in Ducati nel 2007 e con la Desmosedici GP7, che debuttava nella nuova categoria 800cc, ha conquistato la prima vittoria nella prima gara, dando inizio ad un percorso che ha portato, lo stesso anno, alla conquista del titolo iridato e a tanti altri successi nel corso delle stagioni successive.
Ducati desidera ringraziare Casey Stoner, che ha scelto di affrontare una nuova sfida, con riconoscenza e affetto che rimarranno immutati nel tempo.
"Vorrei ringraziare Casey da parte dei nostri tifosi, dei nostri sponsor ma soprattutto a nome di tutte le persone che lavorano in Ducati", ha commentato Filippo Preziosi, Direttore generale Ducati Corse, "perché le vittorie e le emozioni che ci ha regalato ci hanno ripagato del lavoro e dei sacrifici di tutti questi anni. In queste quattro stagioni insieme ci sono stati tanti momenti belli, come la vittoria del Mondiale nel 2007 e la vittoria nella gara del Mugello del 2009, che non dimenticheremo mai. In Casey abbiamo trovato non solo un pilota dal talento cristallino, ma soprattutto un ragazzo estremamente onesto e leale e per questo rimarremo legati a lui, anche da avversari, da affetto e stima".

"Ringrazio Ducati per avermi dato la grande opportunità di correre e vincere con loro in questi quattro anni". ha commentato Casey Stoner "Hanno scommesso su di me alla fine del 2006 quando ero praticamente uno sconosciuto ma lavorando uniti siamo stati capaci di vincere un mondiale, diverse gare e lottare per il titolo in altre due stagioni. Adesso ho deciso di cercare nuove sfide per il mio futuro e nuovi ostacoli da superare ma non dimenticherò questi quattro anni con la Ducati e le persone con le quali ho avuto il privilegio di lavorare così da vicino. Ancora un grande grazie alla Ducati,ai suoi tifosi, e a tutti gli sponsor con i quali abbiamo condiviso il successo e raggiunto traguardi che rimarranno nel tempo".

Questa notizia é solo la conferma di tutti i sentori che c'erano stati fin dal passaggio di Livio Suppo (Livio Zuppo per gli amici ndr Maggic) ora non ci resta che continuare a seguire la situazione dei Top Team che attualmente sono così formati per il campionato 2011:



Ducati Corse




1 guida - ?
2 guida - Nicky Hayden

Fiat Yamaha Team




1 guida - Valentino Rossi
2 guida - Jorge Lorenzo

Honda Repsol




1 guida - Casey Stoner
1 guida/bis - Dani Pedrosa
2 guida - Andrea Dovisioso

Ora manca palesemente un pilota in Ducati mentre la Honda é un'ammucchiata...come si evolverà la situazione? Lorenzo prima guida Yamaha con Pedrosa o Dovizioso come seconda guida? Nel caso Pedrosa accetterò di fare il secondo di Lorenzo? Ma sopratutto...il dubbio più grande...Valentino andrà alla Ducati?

Speriamo di scoprirlo presto!!! Continuate a seguirci con questa telenovela su Anemmu.blogspot.com