Tutto da rifare

Sono passati molti anni da quando il blog aveva raggiunto quel minimo di conoscenza da comparire su Google come primo risultato, ahimè è tutto da rifare, vorrà dire che lo rifarò. #BH Italia #MTB #MONTE GAZZO #CIAO MILANO

giovedì 30 settembre 2010

A MALINCUORE MA CI STAVA DAI.....








c'è chi lo odia e c'è chi lo ama un po' come il dottore e tutti gli altri.....personalmente non è proprio il mio pilota preferito ma bisogna onorarlo in quanto primo pilota italiano a vincere il campionato SBK....io darei l'80% del merito all mostro che ha sotto il culo pero' anche lui ha sicuramente fatto la sua parte....comunque bravo max...finalmente hai vinto di nuovo.....mo' la pensione pero'......ah ah ah.....a voile varie considerazioni da fare.


martedì 28 settembre 2010

GP di spagna sul nuovo circuito Motorland Aragon

Si è recentemente chiuso il GP d’Aragona, tredicesima tappa del Motomondiale, che si è disputata per la prima volta nel nuovissimo circuito Motorland Aragon. Questo nuovo progetto è nato per onorare una realtà di questa regione che affonda le sue origini in un gran premio su circuito urbano, l’ultimo dei quali si è disputato in terra di Spagna (1965 – 2003), che si correva nella città di Alcaniz lungo un percorso di 3900 m e che ha sempre rappresentato per la città e per le zone circostanti una risorsa importante riuscendo ad attirare imprese e investitori che hanno puntato su questa vocazione della regione. Non bisogna infatti dimenticare che l’organizzazione di un gran premio cittadino porta con sé un notevole impegno per renderlo sicuro e queste operazioni arrivavano ad occupare fino a due mesi per i preparativi.



Il nuovo circuito è stato sviluppato cercando di reinterpretare lo spirito motoristico e la vocazione verso le corse e il risultato è stato ricercato attraverso una progettazione e un concetto del tutto nuovo, non pensando più la pista soltanto come il luogo deputato allo svolgimento delle competizioni ma in una visione più ampia che ne fa un luogo nel quale le gare sono solo uno degli aspetti che queste tipo di sport portano con sé. Questo risultato è stato ricercato creando diverse aree che svolgono ciascuna una propria funzione, la maggiore delle quali è senza dubbio rappresentata dal circuito principale, al quale, per aumentare la polivalenza della struttura, si aggiungono il circuito su terra e quello per i kart, alle spalle delle tribune principali si trova una zona dedicata allo svago e alla cultura e infine, poco più distante dal circuito, si trova un ampio parco tecnologico a tema.

Anche sotto l’aspetto qualitativo il circuito si è rivelato pienamente all’altezza delle aspettative dei piloti del motomondiale che hanno avuto la possibilità di provarlo qualche giorno prima dell’inizio del gran premio ma non con le moto ufficiali perché il regolamento proibisce qualsiasi test su circuiti teatro del mondiale in date diverse da quelle appositamente fissate per i GP o dalle giornate di test.



Il risultato è stato un circuito divertente, con un mix di tratti veloci e di tratti guidati, con vari sali-scendi e cambi di direzione che lo rendono molto tecnico ed insidioso, sembrerebbe proprio che l’obiettivo di onorare una gloriosa storia fatta di motori, passione e divertimento sia riuscito in pieno.


lunedì 13 settembre 2010

Le Glorie del Passato

Visto che questo blog é stato creato con l'intento di creare uno spazio comune per darci la possibilità di condividere i ns interessi ed in particolare il nostro interesse comune per le moto (non me ne vogliano le nostre sostenitrici, la Zia Meg, la Cugi la Anto) dopo qualche consultazione ci é venuta in mente di creare un piccolo riepilogo personale sulle "Glorie del Passato"... ovvero i vari piloti non attuali che stimiamo di più o al quale ognuno di noi si sente maggiormente legato per un qualunque motivo. Personalmente mi sembrava bello poter escludere i piloti attuali, ovvero quelli che militano attualmente in Moto GP, Superbike, etc, in modo da scostarci leggermente dai vari "menaggi" quotidiani che fanno parte del nostro gruppo durante tutto l'anno ed in particolar modo durante lo svolgimento del campionato di Moto GP. L'idea é quella che ognuno di noi, se ha voglia di farlo, presenti un pilota...elencandone le qualità, qualche cenno storico ed il motivo per cui lo ha scelto... Ovviamente chi fosse interessato può liberamente inserire foto e filmati a supporto del post che in non guastano mai:)

Dopo la premessa direi che posso iniziare la mia "Gloria del Passato":

Che dire…la sua moto storica è una Suzuki RGV Gamma 500, con il numero 34 impresso sulla carena…a questo punto credo che la maggior parte abbia capito di chi sto parlando…





















Ho inserito questa foto volutamente, non perché sia la più bella in assoluto ma perché è stata quella che oltre a lui ci ha fatto conoscere un po’ Riders che per certi versi è diventato un po’ il giornale di punta per i sostenitori del blog però di questo magari ne parleremo un’altra volta:)

Kevin Schwantz nasce a Houston, Texas il 19 Giugno 1964 e la leggenda narra che abbia imparato prima ad andare in moto e poi a camminare…ma, visto che non possiamo averne la conferma, Vi lascio liberi di crederci o meno! Io personalmente amo le leggende per cui mi schiero tra i creduloni:) Inizialmente il piccolo Kevin, seguendo la passione dello zio, si dedica al Motocross con discreti risultati…tuttavia deve abbandonare sul nascere questa tipologia di corse a causa di un brutto incidente avvenuto nel 1983. Questa vicissitudine lo spinge verso quello che sarà il suo vero successo….le corse in pista!!! Dapprima a Daytona con la Yamaha, poi nel campionato AMA e poco dopo nel Motomondiale dove inizia subito a cimentarsi con una moto degna di nota…la Suzuki Gamma 500 con la quale nel 1993 arriva a vincere il titolo iridato nella classe regina.

Dopo tante parole su di lui…ecco qualche foto della “Sua Bambina” e di loro insieme in azione:

Suzuki RGV Gamma 500:














In azione:















Sempre in azione ma su una ruota sola:















La scelta di questa “Gloria del Passato” é dettata dalla “Spettacolarià” Kevin Schwantz si è sempre fatto riconoscere per il suo stile funambolico ed irruento piuttosto che redditizio…l’altra faccia della spettacolarità è infatti il rischio di gettare al vento vittorie o più facilmente piazzamenti nel cercare di inseguire sempre e comunque vittorie, non punti, spettacolo puro e non una semplice vittoria!!! Ecco alcuni esempi video che certamente rendono più di mille parole e semplici fotografie:

Sorpasso all’esterno su Wayne Rainey:



Staccata Impossibile sempre su Wayne Rainey:



Kevin Schwantz - Il Mito



Spero che i filmati abbiano reso un pò l'idea del pilota e dello spettacolo puro che portava con se in pista e soprattutto del perché la Dorna abbia deciso di ritirare il numero 34 del così detto Pilota Kamikaze.

Ora che Vi ho svelato qual'é la mia Gloria del Passato preferita...speriamo che qualche altro sostenitore del Blog voglia farci scoprire la sua:)

venerdì 3 settembre 2010

Gp di San Marino e Gp del Nurburgring

Da questa mattina si aprono ufficialmente le scene di due Gp molto importanti per le rispettive categorie. Il circo della Moto Gp, infatti, è tornato nella penisola Italica per il G.P. Cinzano di San Marino e della Riviera di Rimini mentre la SBK correrà il G.P. di Germania presso il leggendario circuito del Nurburgring dove il nostro Max Biaggi cercherà di dare la stoccata finale al titolo mondiale ai danni dell'inglese Leon Haslam che lo segue in classifica generale.

Gli orari e le dirette sono tutti inseriti qui sotto.

giovedì 2 settembre 2010

Senza che nessuno se ne accorgesse...2...

Questo post vuole essere la continuazione di quanto scritto da Colin il 26 Luglio 2010...il post sul Pike's Peak!!! Il suo articolo é stato molto chiaro ed esplicativo ma per chi non fosse particolarmente appassionato di questo tipo di competizioni e per chi in giovane età non é stato ore ed ore a a giocare a Gran Turismo 1,2,3 etc... può non essere pienamente chiaro quale sia il contesto e il fascino di questa storica gara. Per questo ci é venuto in mente di fornire un ulteriore supporto visivo di un tratto di gara "in macchina" con Ari Vatanen su una Peugeot 405 T16 GR.

Tanto per darVi contestualizzare un minimo anche pilota e mezzo ecco una breve descrizione di entrambi:

Ari Vatanen


Vatanen è nato e cresciuto nella Finlandia orientale. Nel 1970 a diciotto anni debutta da professionista e quattro anni dopo prende parte per la prima volta al Mondiale nel Rally dei 1000 Laghi. Vince il British Rally Championship nel 1976 e nel 1978 con Peter Bryant e David Richards. Nel 1977, pilota privato della Ford Escort RS1800. Per la stagione 1979, firma il passaggio alla Rothmans Rally Team. Continuando con un RS1800, ha vinto al suo debutto al Rally dell’Acropoli 1980 ed è diventato Campione del Mondo Rally nel 1981. Dal 1979 fino alla fine del 1981, ha avuto come co-pilota David Richards, che diventerà poi presidente della Prodrive. Nella stagione 1982, Vatanen non riesce a difendere il proprio titolo prendendo parte a sole 3 gare,e nella stagione 1983 è vincitore al Safari Rally al volante di una Opel Ascona.Nel 1984, Vatanen passa al Team Peugeot con la Peugeot 205 T16. Dal Rally dei 1000 Laghi nel 1984 al Rally di Svezia nel 1985 vince 5 gare consecutive nel mondiale.
Vatanen andò molto vicino alla morte dopo un incidente nel 1985 al Rally d’Argentina, a causa dell'eccessiva velocità perse il controllo della vettura ed usci di strada. Il suo copilota riportò solo lievi contusioni, e Ari Vatanen dovette lasciare le gare per più di un anno perché il suo sedile si era rotto e lui era stato scagliato all'interno dell'auto mentre questa rotolava giù per la scarpata. Il recupero durò 18 mesi.
Dopo la guarigione, partecipò per la prima volta alla Parigi-Dakar cogliendo subito la vittoria con la Peugeot 205 T16 nel 1987. Vatanen vinse questa competizione quattro volte, con la Peugeot nel 1987, 1989 e 1990, e con la Citroën nel 1991. Molto probabilmente avrebbe vinto anche l’edizione del 1988, ma gli venne rubata l’auto proprio quando era il leader della corsa.
Con la Peugeot, Vatanen ha vinto anche la Pikes Peak del 1988, dopo aver smesso di gareggiare nel Campionato Mondiale Rally nel 1986, a causa della scomparsa del Gruppo B, Vatanen rimase alla Peugeot permettendo con l’esperienza tratta dalla sua 205 T16 di creare la 405 T16 con almeno 600 CV (447 kW). Vatanen condusse la propria vettura alla vittoria nella cronoscalata, battendo il primato stabilito l’anno prrecedente da Rohrl; il suo record rimarrà imbattuto per 7 anni.
Vatanen continuato gareggiare nel Campionato Mondiale Rally, prendendo parte solo ad alcune gare, fino alla stagione 1998. Ha guidato per la Mitsubishi RALLIART quattro eventi in Europa nel 1989 e in cinque nel 1990. Il suo miglior risultato con la Mitsubishi Galant VR-4 è stato un secondo nel 1990 Rally dei 1000 Laghi. Dal 1992 al 1993 ha gareggiato per la Subaru in 11 eventi, finendo secondo per tre volte, anche per il debutto del primo evento Subaru Impreza in Finlandia. Ha corso successivamente per la Ford Escort WRC Ford finendo sul podio nel 1994 in l'Argentina e al Safari del 1998; è poi brevemente ritornato alla Subaru per l’ultima gara della stagione al Rally di Gran Bretagna, che segna il suo 100 Rally nel Mondiale. (NdR Wikipedia)

Peugeot 405 T16 GR



La base di partenza per questo piccolo gioiello é la 405 Mi16 un potente 2 litri sovralimentato in grado di erogare circa 200Cv. A questo seguì un'evoluzione per il Campionato Francese Superturismo, la 405 T16 con una motorizzazione riveduta e corretta per sviluppare ben 290 CV a 8500 giri/min con un peso al di sotto dei 975 kg. Nonostante la partenza sia stata piuttosto "pistaiola" l'ambiente preferito dalle 405 erano i rally. Sia nelle competizioni internazionali, sia in quelle locali, le tre versioni di punta della 405 seppero farsi valere. In particolare, si fece notare la 405 Turbo 16 Grand Raid, una vettura che, a dispetto del nome, non era meccanicamente imparentata con le normali 405 T16, ma era piuttosto molto più vicina alla 205 Turbo 16, con la quale condivide innanzitutto lo schema meccanico, con un motore situato in posizione posteriore centrale su un telaio tubolare in acciaio con pannelli in carbonio e kevlar. Il motore da 1905 cc, la cui cilindrata può far pensare al propulsore utilizzato sulle Mi16, era in realtà derivato dalla rialesatura del motore XU8T da 1775 cc della 205 Turbo 16. La sovralimentazione era affidata ad un turbocompressore Garrett, grazie al quale la 405 arrivava a sviluppare ben 400 CV a 7500 giri/min. La trazione era integrale e il differenziale era regolabile elettronicamente come sulla 205.

Solo 2 furono gli esemplari prodotti del 405 T16 GR, uno partecipò a corse in salita e l'altro alla Parigi-Dakar. Oggi uno è conservato nel museo ufficiale Peugeot e l'altro fa parte di una collezione privata. (NdR Wikipedia)

Ora dopo questi cenni introduttivi non ci resta che vederla in azione...

Il video é montato inizialmente come un film per cui c'é una piccola parte di intro ma Vi consiglio vivamente di attendere qualche istante perché....NE VALE DECISAMENTE LA PENA!!!

ARI VATANEN PIKES PEAK


Che ne dite...ve la sentireste di salire con lui come passeggero?:)