Il ritorno di Aprilia nella classe più importante del motomondiale avverrebbe inizialmente in maniera “soft” attraverso il team Aspar Martinez, che lascerebbe la Ducati proprio dal 2010, per poi passare, nel 2013, al team ufficiale che gestirà direttamente il reparto corse.
In effetti quella di Aprilia è una mancanza che non si riesce proprio a spiegare. È vero che i risultati dei tentativi di entrare in questa classe si sono sempre rilevati più simili a dei fiaschi che non a dei potenziali successi, ma è anche vero che l’impegno che è stato messo in queste competizioni è sempre stato, forse, di durata troppo breve perché potesse effettivamente portare a dei risultati degni dei successi che Aprilia ha sempre ottenuto nella classi 125 e 250. In particolare negli anni che vanno dal 1994 al 2000 la casa di Noale ha partecipato al mondiale 500cc con la Rsw-2 500, una moto bicilindrica a due tempi che puntava a battere le quattro cilindri facendo leva su una maggiore agilità e maneggevolezza grazie al minor peso, senza però riuscire di fatto ad ottenere risultati tali da far perseguire questo progetto che venne abbandonato nel 2000 in vista dell’ormai prossimo ritorno delle 4 tempi.
Nel 2002 fanno la loro comparsa le ormai ben note Moto GP, ma è solo nel 2003 che Aprilia decide di schierarsi con la RS Cube, moto a tre cilindri con una potenza di 220 CV capace di velocità superiori a tutte le rivali a 4 e 5 cilindri ma con una ciclistica che mette in crisi i piloti che cercano di sfruttarne le potenzialità, e il risultato è pessimo, solo un misero 6° posto conquistato da Colin Edwards nel Gp del Giappone. I pessimi risultati, uniti forse ai sentori di una crisi che si sarebbe rivelata a pieno solo negli anni successivi, hanno fatto abbandonare dopo solo un anno di gare un progetto che forse avrebbe potuto portare lustro e visibilità a questa casa che si è sempre distinta per le innovazioni tecniche inserite nelle moto da gara come in quelle di serie, basti pensare che la Rsw-2 500 in realtà non era una vera 500 ma bensì una 400 bicilindrica unica nel suo genere e che la RS Cube ha debuttato in Moto GP con le valvole pneumatiche e la gestione del gas ride-by-wire cioè senza il classico cavetto in acciaio sostituito da una gestione completamente elettronica.
D’altra parte il passo di Aprilia è da considerarsi quasi scontato dopo che quest’anno è stata messa alla porta nella classe 250 dalla Moto2, con i nuovi motori 4 tempi e in previsione di un futuro identico per quanto riguarda le piccole 125 che a partire dal 2012 saranno anch’esse 4 tempi con la nuova Moto3. Con queste premesse è infatti difficile che la casa di Noale si faccia sfuggire l’occasione di mettere il piede nella porta per cercare di non restare completamente fuori da quella che è considerata la categoria più importante delle competizioni motociclistiche a livello mondiale. La prospettiva, in relazione anche all’ottimo lavoro che sta facendo Max Biaggi nel mondiale SBK, sarebbe la vittoria sulle Derby del titolo mondiale 125 di quest’anno, obiettivo ancora possibile con otto gare da disputare e i 23 punti che separano i due spagnoli Marquez (in testa alla classifica) e Terol (al terzo posto), il passo successivo sarebbe la vittoria dell’ultimo titolo 125 della storia per potersi poi dedicare anima e corpo alla MotoGp. Chissà, magari sogno o corro troppo ma sicuramente sarebbe un evento fantastico che mi auguro si possa avverare, per il momento Anemmu c’è e speriamo di poter dare anche questa notizia.
Grande Boss!!! Avevo letto un trafiletto su un possibile ritorno dell'Aprilia ma non ero sceso nei dettagli...e sinceramente ho fatto bene visto che il tuo post su Anemmu é stato decisamente esplicativo:) Personalmente sarei felicissimo se l'Aprilia tornasse a correre nella classe regina! Una casa italiana in più e sopratutto due moto in più sulla griglia di partenza!!! L'unico consiglio che darei all'Aprilia é quello di cambiare anche il pilota (Max Biaggi) oltre alle valvole pneumatiche ed a rinforzare gli organi interni...:)
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